Per anni le boccette mignon di profumi vintage sono rimaste nelle vetrine anni ’70 a casa della zia ma negli ultimi mesi sono tornate alla ribalta e in tanti siamo andati a spolverarle.

L’esplosione del vintage style ha coinvolto anche le fragranze firmate dai grandi stilisti dell’Alta Moda Yves Saint Laurent a Christian Dior, da Givenchy alla maison Gucci.

Non sono solo profumi

Il profumo fin dall’antichità ha caratterizzato la storia dell’uomo. Ma la creazione delle fragranze è stata croce e delizia nel ‘900, specialmente quando dietro ogni prodotto ci sono stati uno stilista in voga, un grande profumiere esperto nell’antica arte di selezionare essenze ed un designer dall’estro creativo. In alcuni casi sono serviti anni per arrivare alla combinazione perfetta ed alla distribuzione sul mercato.

Ogni singola fragranza doveva essere per la Casa di Alta Moda il suo segno distintivo. Doveva contenere la filosofia, lo stile, il mood della maison e del suo creativo. Per questo ogni boccetta non è solo un profumo ma uno stile di vita.

Nella storia delle fragranze firmate esistono vere e proprie opere d’arte con essenze selezionate per raccontare un’epoca o un periodo storico, basti pensare al periodo orientale, ma anche bottigliette e confezioni che hanno visto la collaborazione di straordinari pittori, scultori ed artisti contemporanei.

Gucci pour homme

I profumi vintage sono tornati di moda

Il vento che ha soffiato negli ultimi anni ha portato fino a noi anche il profumo degli anni ’50, ’60, ’70 e ’80 con le essenze floreali, fruttate, terrose, marine.. mille e più variazioni che un olfatto allenato può cogliere distinguendo tantissimi elementi della natura.

Un piccolo tesoro nelle vetrine dei collezionisti

Oggi alcune boccette ancora integre possono valere una piccola fortuna. In rete si trovano molti articoli sull’argomento. Spesso il titolo è proprio “Occhio al profumo vintage, potresti avere un piccolo tesoro” seguito da una narrazione suggestiva intervallata dai nomi più quotati come Chanel, Gucci, Sauvage, Opium, Jules, Ysatis… ma spesso terminano senza dare un aiuto nella ricerca.

Eau de Toilette Paris di Yves Saint Laurent

Come riconoscere i profumi vintage

Per riconoscere un profumo vintage occorre fare una ricerca e per questo è possibile attingere ad alcuni archivi online come ad esempio Fragrantica, una enciclopedia online di profumi realizzata da una comunità di amanti del profumo con sede in California oppure FanPerfume, l’enciclopedia della profumeria in Italia.

Ysatis di Givenchy 

Quanto vale un profumo vintage

A determinare il valore è soprattutto l’integrità della boccetta e con il tempo trascorso è il punto più dolente a causa dell’evaporazione naturale. La firma, la fragranza, il packaging fanno la differenza.

Nell’usato non conta tanto il valore nominale quanto quello effettivo, pertanto il vero prezzario lo troviamo sulle piattaforme di vendita online o nei mercatini vintage.

La regola delle tre “C”. Cercare, chiedere, confrontare. Alla fine è sempre la strategia migliore.

Jules di Dior

Ogni anno in Italia sono lanciati circa 300 profumi. Pur considerato un accessorio, il profumo in realtà è molto di più

Accademia del Profumo di Milano

Scritto da:

Redazione

Magazine per appassionati di vintage