In occasione della XXXIV edizione di Vintage la moda che vive due volte, sarà possibile visitare una mostra inedita dedicata a Il Foulard tra storia e mito, realizzata grazie all’archivio di Mai Visto di Riccione. Appuntamento a Forlì Fiera dal 27 al 29 ottobre 2023.

La mostra offre un viaggio che rievoca culture, miti, usi e personaggi che ruotano attorno al più pregiato dei materiali: la seta.

Il foulard accompagna la storia della moda e diventa sinonimo di stile. Nell’immaginario è legato all’indimenticabile Audrey Hepburn, che usava portarlo annodato intorno al viso, abbinato a grandi occhiali scuri, ed ancora a Sophia LorenGrace Kelly, o la first lady Jacqueline Kennedy Onassis.

L’esposizione celebra il foulard per eccellenza, il Carré Hermès, vere e proprie opere d’arte di circa un metro per un metro, realizzate con 4.000 metri di filo in seta, accompagnati da esemplari di prestigiose maison come Dior, Yves Saint Laurent, Chanel e Givenchy in Francia, in Italia Gucci, Ferragamo e Roberta di Camerino.

La storia del foulard

La storia del foulard è il racconto di un percorso che ha attraversato diversi millenni. Il termine foulard deriva dal provenzale foulat, dal verbo foular, che significa follare, un processo di lavorazione che rende il tessuto compatto e resistente. Secondo altre interpretazioni il termine foulard è riferito direttamente al fazzoletto di seta.

Testimonianze dell’utilizzo del foulard risalgono al Mille avanti Cristo quando le civiltà orientali rappresentano questo tipo di velo su numerose sculture. Nel II secolo dopo Cristo compare anche in occidente dove i soldati erano soliti utilizzare l’accessorio per svariati scopi come proteggere la gola o per segnalare il grado di appartenenza ad un gruppo.

Il foulard dalle campagne alla personalizzazione

Con il passare dei secoli, il foulard inizia a riscuotere successo, tra le mondine usava coprirsi il capo con il velo per proteggersi dal sole durante le ore di lavoro. Il foulard divenne un simbolo, dello status sociale di coloro che lo indossavano. Il velo veniva impiegato da uomini e donne come ornamento durante lo svolgimento delle funzioni religiose. Non serviva solo per i capelli, ma anche per coprire scollature e per dare eleganza agli abiti indossati la domenica. Nel corso dell’Ottocento, il foulard si trasforma in fazzoletto da collo. Venivano applicate decorazioni e rappresentazioni di tipo satirico e pedagogico. Diventa così un accessorio personalizzato.

Il foulard come oggetto di culto e grandi testimonial

Negli anni ’30 del Novecento sono i francesi Emile Maurice Hermès e suo genero e socio Robert Dumas a farne un oggetto di culto. L’azienda transalpina di moda e pret-a-porter offre nuovo slancio al foulard, come accessorio nel guardaroba delle donne parigine. Diventa un complemento d’abbigliamento di lusso. Chanel, Dior, Yves Saint Laurent, e Givenchy in Francia e Gucci, Ferragamo e Roberta di Camerino in Italia disegnano e lanciano sul mercato svariati modelli di foulard, eleganti e con una vasta scelta di disegni, decorazioni e colori.

Negli Anni ’50 e ’60, il foulard arriva nei camerini delle star del cinema e le personalità più importanti dell’epoca, amanti di questo raffinato oggetto in pura seta. Vere e proprie testimonial del foulard sono Audrey Hepburn, Grace Kelly, Catherine Deneuve e la first lady Jacqueline Kennedy Onassis. Non solo come copricapo, lo si sfoggiava anche come ornamento del collo. Mode imitate dalle signore dell’epoca. Spesso veniva abbinato al velo un bel paio di occhiali da sole.

L’accessorio stuzzicò la fantasia di molti artisti dell’epoca, che riprodussero fedelmente in alcune loro opere questo elegante fazzoletto, che diventa opera d’arte grazie ad esempio ad Henri Matisse o Salvador Dalì.

Vintage, la moda che vive due volte

Alla Fiera di Forlì il 27-28-29 ottobre 2023 la 34a edizione di Vintage, la moda che vive due volte, un fine settimana tra abbigliamento, accessori, bellezza, grandi firme della moda, stile di vita e musica.

Un’esperienza sensoriale, emotiva e intellettuale per un revival che trascende i confini temporali, ed il passato diventa fonte d’ispirazione.

Tanti gli eventi collaterali coinvolgenti, come i preziosi archivi storici in mostra, musica live, spettacoli, corsi di ballo e laboratori a tema.

Un tuffo dagli anni ’20 agli anni ’80, tra moda, modernariato, profumi, capi sartoriali dell’epoca, pezzi di design, ed un occhio al mercato del collezionismo.

Scritto da:

Redazione

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